Ca'Pigneto: suadente come il canto delle Sirene
Galeotta fu la bottiglia… fu infatti proprio davanti ad un Amarone durante un convegno in Argentina che Carlo Adami, di professione chirurgo, arrivò alle due intuizioni che avrebbero cambiato la sua vita: un nuova tecnica di chirurgia cardiovascolare e l’idea di riportare in auge gli storici vigneti della tenuta di famiglia. A fare da polena sui vini di Cà Pigneto è la sirena, stemma familiare di Paola Serenelli, moglie di Carlo che gestisce l’azienda assieme ai figli Angelica, Nicolò e Veronica. I prodotti sono quelli tipici della gemma enologica della Valpolicella: l’Amarone, il Valpolicella Superiore Ripasso e il Recioto, che Ca’ Pigneto promuove anche all’estero: “bisogna far apprezzare il made in Italy, bisogna metterci la faccia”. L’Amarone nasce da uve Corvina e Rondinella e pochissima Molinara, maturate in terreni argillosi e ventilati, posti al centro dell’anfiteatro su cui crescono i vigneti familiari. I grappoli vengono raccolti a mano, appassiti per tre mesi e poi pigiati. La lunga fermentazione viene poi completata con la maturazione di 30 mesi in botti di rovere di Slavonia e sei mesi di affinamento in bottiglia, per regalare un vino dai toni cardinalizi, profumi di frutta matura e cuoio che in bocca si espande in una persistente suadenza, la stessa con cui le sirene incantarono Ulisse.